giovedì 15 maggio 2014

formazione giovani per l'export

Fabio Chiari è famoso sul portale video per i suoi vulcanici video. E un conservatorio cinese gli ordina 1500 strumenti 
SESTO FIORENTINO  - Star di YouTube con 2 milioni di spettatori per i suoi vulcanici video, Fabio Chiari, liutaio fiorentino, s'è ora gettato a testa bassa in una nuova scommessa: aprire e condurre la prima scuola di antica liuteria toscana, nell'epoca in cui sembrerebbe definitivamente tramontata tra i giovani la voglia di lavorare con le mani, di creare e riparare oggetti. Obiettivo, formare maestranze per ampliare e consolidare la propria posizione nelle sconfinate praterie dei mercati esteri, in particolare asiatici. ''Dove - spiega Chiari - non ti ordinano uno o due violini. Te ne chiedono centinaia".
Chiari è un artista professionista che ama il suo mestiere e lo arricchisce di ricerche storiche: con i suoi oltre 400 video mostra a tutti il mestiere; ha brevettato la prima modifica mai fatta al violino da secoli, ha scritto libri e ha scoperto il segreto della resina di Stradivari. Lui sperimenta, non costruisce semplicemente: cerca nei libri antichi l'uso del legno, di tipi di legno non più in voga e prova a creare con questi i suoi strumenti. La scuola 'Fernando Ferronì è stata inaugurata in marzo, aprirà a ottobre e ha già fatto centro: 40 iscritti, 8 per ciascun corso. Ma ci sarà anche chi potrà formarsi seguendo il training online. Sì perchè qui non si lavora solo di pialla, sega e colla. La modernità non è tenuta fuori dalla porta del laboratorio-scuola di villa San Lorenzo, a Sesto Fiorentino. Anzi. Tradizione e innovazione sono legate a doppio filo.
''Io sono un fortunato che è stato accettato nella bottega di un maestro liutaio - racconta Chiari -, avevo già 30 anni. Questo maestro, Paolo Vettori, aveva la bottega a Firenze ed è ancora in attività. Mi sembrò una fortuna avere questa possibilità, all'inizio pensavo che fosse semplicemente perchè lui mi era simpatico. Invece, quando in arrivai in bottega - lui mi aveva preparato il mio banchino - capii la fortuna che avevo avuto perchè c'era la fila di persone che volevano imparare da lui. E lui le mandava via e diceva, 'io l'allievo ce l'ho già'''. Da allora Chiari ha lavorato a tempo pieno e ha ottenuto il titolo di 'maestro liutaiò. ''Poi - aggiunge - c'era questa voglia... Cremona sta finendo, francamente, perché è trecento anni che fanno una copia sempre dello stesso Stradivari. Hanno perso il gusto dell'innovazione, stanno lì ad adorare le ceneri di quello che è stato il passato. Noi invece s'è fatto un brevetto per una modifica della cassa degli strumenti ad arco e la realizziamo già da un anno. E dopo avere trovato un'indicazione su un libro del '700 stiamo sperimentando la ricetta dimenticata della resina della liuteria italiana, il famoso segreto di Stradivari della vernice: potrebbe essere prodotta da una galla dell'olmo, causata dalla puntura di un insetto, quasi scomparsa in Italia e che noi abbiamo trovato in Maremma".
''Poi s'è detto: che cosa si fa? Qui c'è l'estero che cammina, Taiwan, la Cina... dove viaggiano a 7-8-10 punti di Pil, noi siamo sotto zero. S'è detto, io ho clienti all'estero. Ma il problema quale l'é? In Cina quando ordinano degli strumenti non ne ordinano uno o due, qui si parla da 50-100 in su. Allora qua c'è bisogno di maestranze e come si fa a farle? Con l'attuale legislazione in una bottega non si può e allora si fa una scuola. La scuola è nata da un'esigenza: io ho gli ordini e molti potenziali clienti. In Cina un conservatorio mi ordina 1500 strumenti, non due o tre. Mi servono nuovi artigiani, giovani che abbiano voglia di fare questo mestierè'.
fonte http://www.repubblica.it/next/eccellenze-in-digitale/2014/05/12/news/liutaio_youtube-85939999/?rss

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