giovedì 12 giugno 2014

Agroalimentare made in Italy, il futuro è nell’export

«Il settore agroalimentare è quello che crescerà di più nei prossimi anni, ha un enorme potenziale per l'export». Con queste parole il Viceministro dello Sviluppo Economico Calenda ha aperto il suo intervento nel corso della quinta tappa del roadshow
“Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri”, dedicata in particolar modo al settore dell'agricoltura. L'incontro si è svolto a Mantova, al Centro Congressi del Mantova Multicentre (MAMU) in largo Pradella 1/B e ha visto protagoniste le istituzioni italiane pubbliche e private che vogliono accompagnare le imprese verso le tante opportunità presenti a livello internazionale. Nel corso dell'appuntamento il Viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
«Siamo qui a dare un aiuto operativo alle PMI che vogliono esportare – ha ricordato Calenda – perché vogliamo che le istituzioni siano vicine alle imprese per l'internazionalizzazione e puntiamo ad accompagnare le aziende una ad una sui mercati esteri. Porteremo inoltre i buyer stranieri a conoscere da vicino le nostre eccellenze».
Con un valore aggiunto superiore a 30 miliardi di euro, l'Italia è la seconda economia agricola europea, dopo la Francia, con un peso sul valore totale dell'Unione europea pari al 15,2% stando a una ricerca Censis. A fronte di questo dato l'Italia si colloca solo al sesto posto tra i Paesi europei per volumi delle esportazioni, un gap che il settore può colmare.
«Il nostro obiettivo generale – ha ricordato il Viceministro Calenda - è quello di aumentare di 22 mila unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici. Vogliamo intervenire sui settori principali dell'economia come l'agricoltura e spiegare alle aziende quante e quali sono le opportunità da cogliere adesso per uscire dalla crisi».
«La tappa di Mantova - evidenzia il Direttore dell'ICE Roberto Luongo – ha posto una particolare attenzione alle aziende della filiera agro-alimentare, che rappresenta un'area strategica per le nostre esportazioni. Le imprese hanno colto l'occasione di dialogare con i funzionari ICE per la messa a punto di un piano aziendale di internazionalizzazione sui mercati target. Del resto – ha ricordato ancora Roberto Luongo - il 30% del Pil italiano deriva dall'export, mentre in Germania la quota è del 50%. Abbiamo pertanto un grande potenziale di crescita. Germania e Stati Uniti, tra l'altro sono facilmente raggiungibili per le nostre PMI».
Momento centrale dell’evento è stato quello degli incontri individuali con le aziende, durante i quali centinaia di imprese si sono sottoposte a un vero e proprio “check-up” della loro capacità di esportare. Al termine degli incontri, alle imprese sono state segnalate una o più anagrafiche di potenziali clienti o intermediari commerciali sui mercati esteri.
Il Roadshow è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all'ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere, Rete Imprese Italia e Alleanze delle Cooperative Italiane. Il programma ha visto, dopo l'intervento del viceministro Calenda, l'avvio della sessione tecnica con Alessandra Lanza, Responsabile strategie industriali e territoriali di Prometeia. A seguire la parola è passata a Andrea Meloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, insieme a Roberto Luongo, Direttore Generale ICE – Agenzia, Simonetta Acri, Direttore Rete Italia SACE e Carlo de Simone, Responsabile Relazioni Istituzionali e Studi SIMEST. Successivamente ha preso la parola Massimo Lentsch, Presidente Co.Mark. La success story è stata quella di Fausto Turcato, Direttore generale della Latteria Sociale di Mantova. A chiudere il programma degli interventi Filippo Ferrua Magliani, Presidente Federalimentare. Fino al termine della giornata si sono succeduti poi gli incontri individuali per le aziende con gli esperti dell’ICE e delle altre Organizzazioni.

fonte http://www.etribuna.com/aas/it/altre-notizie-othermenu-95/50123-agroalimentare-made-in-italy,-il-futuro-è-nell’export-%20.html

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